" I DISCORSI PIU' VERI SONO QUELLI CHE FACCIAMO PER CASO, TRA SCONOSCIUTI."

Cesare Pavese Dialoghi con Leucó

L'AMICO RITROVATO
di  Uhlman Fred
Ed. Feltrinelli
1996
pag. 92








''Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealta' e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. I miei compagni mi sembravano tutti, chi piu' chi meno, piuttosto goffi, degli svevi sani, insignificanti, privi di immaginazione. Nemmeno gli appartenenti al ''Caviale'' facevano eccezione. Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza d'accordo con tutti. Ma cosi' come non ero animato da particolari simpatie nei confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro ne' loro venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalita' estremamente pratica e sapevano gia' cosa avrebbero fatto nella vita, chi l'avvocato, chi l'ufficiale, chi l'insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, non avevo alcuna idea di cio' che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora piu'  fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta.''

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