" I DISCORSI PIU' VERI SONO QUELLI CHE FACCIAMO PER CASO, TRA SCONOSCIUTI."

Cesare Pavese Dialoghi con Leucó

IL POETA
di  Michael Connelly
Ed. PIEMME
1999
pag. 497


"Quella notte, nella mia camera d'albergo, mi guardai a lungo nello specchio ma non mi tagliai la barba e neppure i capelli. Continuavo a pensare a Sean sotto il terreno gelato e sentivo un nodo in gola. Decisi che quando sarebbe giunto il mio momento mi sarei fatto cremare. Non volevo finire laggiu', sotto il ghiaccio.
Ma quello che mi rodeva era il suo messaggio. La versione ufficiale della polizia era la seguente: lasciato lo Stanley Hotel, mio fratello aveva attraversato in macchina l'Estes Park risalendo fino al lago Bear, e qui aveva fermato l'auto di servizio lasciando motore e riscaldamento accesi. Quando il calore aveva appannato il parabrezza, lui vi aveva scritto il messaggio con un dito guantato. Lo aveva scritto rovesciato, in modo che si potesse leggerlo dall'esterno. Le sue ultime parole, rivolte a un mondo degli affetti che comprendeva i due genitori, una moglie e un fratello gemello.
Fuori dallo spazio. Fuori dal tempo."

Nessun commento:

Posta un commento