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Garzanti 2015 pag. 244
"I libri di Star Wars erano popolarissimi tra la clientela della Dragonfly, quindi sarebbe venuto da pensare che Jason li mettesse davanti, in bella vista. Invece li aveva ficcati nella fila inferiore dell'angolo più remoto della sezione, lontano dallo sguardo casuale di un cliente che voleva solo curiosare. Se qualcuno gli chiedeva dove fossero, Jason si avviava lentamente verso gli scaffali mentre rivolgeva domande tipo: "Cosa significa la sigla TIE in "caccia stellare TIE"?" Oppure: "Qual era lo scopo della Città delle nuvole?". Chi rispondeva correttamente veniva accompagnato subito da Jason al suo tesoro e otteneva uno sconto. Chi rispondeva in modo sbagliato era sommariamente inviato nella giusta direzione e quando si perdeva le sue grida di aiuto venivano ignorate. E poi c'era Grendel, il cui posto preferito per sonnecchiare era da qualche parte in quella zona, quindi i malcapitati dovevano guardarsi anche dal rischio di perdere un arto. Ma io avevo un vantaggio mentre mi dirigevo verso i libri di Star Wars. Sapevo esattamente dove si trovava Grendel, addormentato in un cantuccio che Jason aveva ricavato per lui nella quarta fila, circa ad altezza spalle, appena sotto la serie di Conan il barbaro. Con la coda dell'occhio - non era mai una buona idea incrociare lo sguardo diretto di Grendel a meno che si avesse a portata di manu una sacca del proprio sangue - lo vidi raggomitolato e all'erta. Indossavo un paio di guanti da sci e, appena lui fece per darmi una zampata, lo afferrai. Ci fu un gran miagolare mentre correvo verso il retro del negozio e lo lanciavo fuori dalla porta di servizio, vicino ai bidoni della spazzatura."