
IL VESUVIO UNIVERSALE
Autore:OTTIERI MARIA PACE
Collana:FRONTIERE EINAUDI
Editore:EINAUDI
Ean13:9788806239084
Data di pubblicazione:28/08/2018
Pag. 279
Prezzo: 19,50 €
Nel 79 d. C. Ercolano e Pompei furono distrutte dall'esplosione improvvisa e devastante del Vesuvio. Investiti dalla lava, pietrificati in un'eterna fuga fallita, i corpi di Pompei attraggono ogni anno migliaia di turisti. L'ultima eruzione del vulcano è stata nel 1944. Oggi il Vesuvio è inerte, e la sua calma apparente, replicata all'infinito sullo sfondo delle foto scattate da Posillipo. Ma se con l'obiettivo si ingrandisse al massimo quella montagna di fuoco, più che le rocce laviche e la cenere, sarebbero nitide le case, le strade, le macchine, le persone, ammassate in paesi più o meno piccoli, abbarbicati sui suoi fianchi. Alle pendici del Vesuvio si sviluppa, infatti, non una città, non una periferia, ma una conurbazione, un territorio con decine e decine di centri abitati che ha una densità di popolazione più alta di quella di milano e roma. Da sempre qui, immemori - o noncuranti - del pericolo, gli uomini hanno tenacemente coltivato, proliferato, costruito, distrutto, inquinato, pregato. Chi vive nei paesi vesuviani sembra davvero convinto che il vulcano non si risveglierà mai più. «sarebbe fuorviante e frustrante cercare spiegazioni solo nell'ostinazione pervicace e incosciente», dice maria pace Ottieri che per capire quella terra è andata ad ascoltare le voci e le storie di chi ci vive. E allora c'è la famiglia Fortunio, che a somma vesuviana ha costruito un impero sul pesce dei lontani mari del nord; C'è tonino 'o stocco, che costruisce e suona tammorre che accompagnano i canti e i balli popolari; C'è Lucio Zurlo, che insegna boxe nella sua palestra in un quartiere difficile di Torre Annunziata; Ci sono le voci di radio Siani con il loro impegno per la legalità; Ci sono i morti ammazzati, dal lavoro, dal terremoto, dalla povertà, o da chi nessuno osa accusare. In un'instancabile quête tra passato e presente, tra i fasti antichi delle ville romane e i roghi tossici della terra dei fuochi, tra ricordi leopardiani e interi quartieri abusivi, al ritmo delle traballanti corso della circumvesuviana, Maria Pace Ottieri intraprende un viaggio alla scoperta delle tante esigenze che resistono in bilico sul cratere.
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