
Gertrude Stein
Prefazione di Giorgio Monicelli
Arnoldo Mondadori Editore 1947
pag. 312
"...Ma dai quindici anni in poi si comincia a pensare ai nemici, certissimamente si comincia a pensare ai nemici.
L'idea dei nemici è terribile non vi fa più ricordare l'eternità e la paura della morte. Questo sono i nemici. Le ricchezze sono la stessa cosa dei nemici soltanto un po' meno, esse pure vi fanno dimenticare l'eternità e la paura della morte.
Tante e tante cose cominciano coi quindici anni. Denaro, proprietà, eternità, nemici, la paura della morte, le delusioni cominciano molto tempo prima e il dolore, ma sui quindici anni si può cominciare a scriverne, il che crea la profondità e la consolazione della delusione e il dolore."
(Gertrude Stein)
Prefazione di Giorgio Monicelli
Arnoldo Mondadori Editore 1947
pag. 312
"...Ma dai quindici anni in poi si comincia a pensare ai nemici, certissimamente si comincia a pensare ai nemici.
L'idea dei nemici è terribile non vi fa più ricordare l'eternità e la paura della morte. Questo sono i nemici. Le ricchezze sono la stessa cosa dei nemici soltanto un po' meno, esse pure vi fanno dimenticare l'eternità e la paura della morte.
Tante e tante cose cominciano coi quindici anni. Denaro, proprietà, eternità, nemici, la paura della morte, le delusioni cominciano molto tempo prima e il dolore, ma sui quindici anni si può cominciare a scriverne, il che crea la profondità e la consolazione della delusione e il dolore."
(Gertrude Stein)